LEIBNIZ

15 - 17 aprile

di e con Eleonora Paris e Irene Serini
drammaturgia Eleonora Paris
regia Irene Serini
consulenza filosofica Raffaella Colombo
una co-produzione Teatro della Caduta – Z.I.A. - Zona Indipendente Artistica
con il sostegno di IF Prana e Qui e Ora Residenza Teatrale

 

 

 

 

È normale che una presentazione cominci con una citazione:
La follia è la matrice della sapienza.
(Giorgio Colli, Nascita della filosofia, 1975)

L’’essere umano è un animale razionale? I pazzi sono degli esseri umani irrazionali? E i normali?

Gottfried Wilhelm Leibniz, filosofo e matematico razionalista, uno dei massimi esponenti del pensiero Occidentale, credeva fermamente nella ragione. Nel 1666 scrisse un trattato di logica (De Ars Combinatoria) in cui illustrava la sua teoria di unlinguaggio universale artificiale basato su assiomi logici che avrebbero risolto ogni conflitto grazie al calcolo scientifico. Con questo spettacolo volevamo dimostrare che aveva ragione. Non ci siamo riuscite.
Leibniz è uno spettacolo sul crollo della ragione, un invito ad entrare in contatto con l’’irrazionalità presente in ognuno di noi. Il tentativo di abbracciare la nostra pazzia senza troppo timore, esplorando la linea di confine tra follia e normalità. In scena due persone dialogano: la parola, strumento d’eccellenza della razionalità, le spinge verso ragionamenti logici che toccheranno i confini del paradosso.
Cosa è normale? Chi decide che cos’è la normalità? Non si tratta di scegliere tra la razionalità e l’irrazionalità, ma di riappropriarci di quella parte che abbiamo tagliato fuori da noi attribuendole un valore unicamente negativo.
Abbiamo perso qualcosa che non abbiamo mai veramente capito (Jung, Simboli e interpretazione dei sogni) e si sa… quello che esce dalla porta, rientra dalla finestra.
Leibniz è uno spettacolo teatrale che, attraverso la risata, vuole farci scomporre e ricomporre e poi di nuovo scomporre e così via, in un continuo andare e venire tra follia e normalità.

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